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MA.CO. Srl

Sostituzione e Primo Avvio

Sostituzione Olio Diatermico

La sostituzione di un fluido diatermico si rende indispensabile quando esso non garantisce più le condizioni per le quali è stato scelto: adeguato scambio di energia termica, massimo rispetto del sistema nel quale circola e totale sicurezza di funzionamento.
Le fasi operative sono:
  • È preceduta da una attenta osservazione dell’analisi chimica della stessa, che dà utili indicazioni sulle cause del suo deterioramento; l’analisi aiuta a capire se il degrado è dovuto ad un normale “fattore ore-lavorate” oppure a difformità impiantistiche o ancora a modifiche nelle condizioni di lavoro. Sempre l’osservazione dell’analisi aiuta a capire se il sistema necessità di lavaggio preventivo alla sostituzione, in questo caso vengono proposti specifici prodotti detergenti che attaccano morchie, incrostazioni, fanghiglie e ogni deposito di degrado che, se non correttamente eliminato andrebbe ad inquinare la nuova carica (che a causa del suo elevato potere detergente agirebbe da lavante) cagionando il suo prematuro degrado. L’osservazione dei parametri di degrado infine, impone una riflessione sulla correttezza del prodotto diatermico utilizzato, e sull’eventuale necessità di utilizzare un prodotto più adeguato al funzionamento nelle condizioni specifiche. L’osservazione del degrado della carica esausta, la correttezza di tali valutazioni e l’applicazione dei principi che ne derivano, è la via per garantire massima funzionalità al nuovo olio.
  • Deve essere garantito lo scarico completo dell’olio esausto, perché percentuali anche molto basse di prodotto degradato (in particolare se fortemente ossidato) creano le condizioni per il veloce degrado della nuova carica. I nostri Operatori perseguono questo obbiettivo non solo attraverso lo scarico “per gravità” del sistema, ma lavorando su ogni singolo punto di scarico, verificando la sua funzionalità ed estraendo da ognuno l’olio presente, svuotando e pulendo il vaso di espansione, punto di accumulo di inquinanti fortemente sedimentati e di acqua, cercando di scaricare anche i punti bassi ed eseguendo accurate verifiche, pulizie e/o manutenzioni su filtri, valvole, pompe, etc.
  • Carico e riavviamento del sistema sono eseguiti con le medesime modalità che vengono messe in atto per il primo avviamento dei nuovi sistemi.

La sostituzione del fluido deve avvenire in maniera corretta, con apparecchiature e manualità in grado di scaricare ogni parte del sistema, valutando le manutenzioni da eseguire ad impianto vuoto, e ricercando le cause che hanno portato al degrado irreversibile dell’olio.

Una corretta sostituzione dell’olio deve essere seguita dal corretto smaltimento dell’olio esausto, attraverso le Società aderenti al Consorzio Oli Usati ed è con una di queste Società che da molti anni collaboriamo, coordinando direttamente al momento dello scarico, il ritiro del refluo e seguendo la filiera del conferimento fino all’ottenimento dei certificati di avvenuto smaltimento.

Primo Avvio

La corretta esecuzione del primo avviamento di un nuovo impianto è il presupposto fondamentale per garantire al sistema di poter funzionare a lungo, senza problemi e con la maggior resa possibile.

Il carico viene eseguito con attrezzature e metodiche specifiche e dedicate da operatori esperti, l’innalzamento della temperatura avviene con la gradualità, indispensabile al nuovo fluido, e con l’ausilio di un macchinario che elimina distillandoli, gli inquinanti naturalmente presenti nell’olio.

Le molecole di olio nuovo infatti, contengono naturalmente delle “code” a basso peso molecolare, che ad ogni incremento della temperatura vengono liberate sotto forma di gas, che se non eliminati correttamente rischiano di creare delle sacche che mettono a rischio la parte strutturale del sistema, oltre a provocare cavitazioni nelle pompe, e ad abbassare in partenza il livello medio di sicurezza del sistema.

L’olio inserito inoltre porta con sé resti di lavorazione, ruggine, vernici, acqua, etc. che vanno eliminati preventivamente alla messa a regime, per evitare di danneggiare organi fondamentali del nuovo sistema.

L’attenzione per i particolari, l’occhio sui segnali dell’impianto, la conoscenza dei principi fisici fondamentali, sono in questa fase, i segreti per lo start-up del sistema, che segnerà il suo funzionamento a regime.

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